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Panoramica notturna del cantiere. In poco più di un anno, con punte di lavoro con oltre 400 operatori e professionisti, 3 turni di lavoro 7gg/7gg, non si è verificato alcun incidente.

Le discariche di Pariti I RSU e Conte di Troia.

Area d’intervento.

Aree d’intervento

Il Sito di Interesse Nazionale di Manfredonia include le discariche di Pariti 1RSU, Pariti Liquami e Conte di Troia, posizionate su entrambi i versanti del Vallone di Mezzanotte. Ubicate a circa 2,5 km a sud ovest di Manfredonia (Fg), le discariche hanno un'estensione areale, ognuna, dell'ordine di circa 25.000 mq.

Il sito di Pariti 1 RSU consisteva in una cava di calcarenite per la produzione di conci, con pareti verticali di altezza media di 23-25 m, dismessa nel 1963. Da rilievi aerei precedenti il conferimento dei rifiuti si evidenzia una quota di fondo cava intorno ai 18 m s.l.m.
La discarica risultava priva di impermeabilizzazione di fondo vasca e delle pareti laterali, di un sistema di raccolta ed estrazione del percolato, di pozzi di captazione del biogas, dell'impermeabilizzazione superficiale e del convogliamento delle acque superficiali. Come copertura era stato posto uno strato di terreno vegetale, franato in corrispondenza dei punti a maggiore pendenza.

Anche la discarica di Conte di Troia era in origine una cava di calcarenite con produzione di conci, dimessa negli anni '70, con pareti verticali di altezza variabile da 3 a 8 m.
I rifiuti presenti nella discarica di Conte di Troia erano stimati in circa 80.000 m3. La discarica presentava pareti e fondo dei primi comparti impermeabilizzati con teli HDPE spessi 2 mm sovrapposti tra loro. Nella discarica non erano state realizzate opere per la captazione del biogas e l'area di accumulo dei rifiuti era ricoperta da terreno vegetale.

Il sito di Pariti Liquami è stato abbandonato come cava di calcarenite fin dagli anni '60 ed è stato utilizzato come discarica di rifiuti sia urbani che industriali. Non era nota, almeno fino al 1988, la natura e lo stato effettivo dei rifiuti. Successivamente sono stati rinvenuti ulteriori rifiuti non assimilabili agli urbani, con presenza di zolfo e materiali plastici, interessati da fenomeni di combustione.
Prima delle indagini del 2005-2006 la discarica si presentava come una vasca con pareti
sub-verticali, sgombra da rifiuti solidi fatta eccezione per pochi materiali abbandonati sul bordo della discarica stessa.